Orandum est ut sit mens sana in corpore sano
Sac. Mauro Gazzelli
Arciprete Parroco
Cessalto (TV)
presso la parrocchia di Santa Croce 14 settembre dell’anno 2021
Solenità dell’esaltazione della Santa Croce
Quattordicesimo anno di ordinazione presbiterale
storia del parco letterario
Fin dal I secolo d.C. il poeta Decimo Giunio Giovenale riteneva che solo due beni valessero le preghiere degli dei: un corpo sano e una mente sana. In un tempo così ipertecnologico e frenetico, la nostra mente sente il dovere di rincorrere a pensieri negativi al punto di non accettare di vivere il tempo del “non fare, del non produrre”.
Proprio partendo da questa locuzione latina, vogliamo immergervi nel parco letterario “Christus Vivit” di Cessalto attraverso l’esperienza personale del silenzio, della preghiera e dell’esercizio fisico. Lo scopo è di liberarsi dai pensieri negativi ritrovando una nuova serenità con sé stesso, capace di creare la giusta sintonia tra la mente e il corpo.
caratteristiche del parco letterario
Il parco letterario è stato voluto dal giovane parroco, don Mauro Gazzelli per creare uno spazio sicuro facilmente utilizzabile da bambini, ragazzi e famiglie. Restaurando gli interni e riedificando la cadente mura di cinta, corredandola di bassorilievi (una Madonna col bambino e una natività) per dare un’ulteriore impronta di fede al piccolo oratorio. L’amministrazione comunale da qualche anno ha tolto la discarica davanti al cortile trasformando l’area in una larga piazza (Piazza del Santo Volto) che collega l’oratorio alla chiesa.
Ci voleva poi un tocco di buon gusto, poetico ed efficace, per decorare e per dare il tono definitivo al nuovo complesso oratoriale. Ecco quindi che, grazie a un donatore, sono arrivate dodici grosse rocce bianche di Asiago da posare sull’erba del prato. Di queste otto attorno alla villa-oratorio e quattro nei pressi della vicina chiesa parrocchiale di Santa Croce, recanti ognuna una frase stampata su piastrelle di maiolica su cui riflettere. I tempi di realizzazione sono stati velocissimi, e l’effetto finale è stato il migliore. Ne è sortito un percorso di quiete e serenità spirituale, uno spazio meditativo per l’anima e lo spirito nel caotico mondo attuale dove si fa sempre più fatica a mantenere saldi i riferimenti.
Il piccolo parco letterario invita più d’un passante o forestiero a soffermarsi, incuriosito dai massi che “sbucano” dal terreno, e a leggere i moniti che portano incisi. Si tratta di un percorso educativo “open air” sano e intelligente, che valorizza l’animo e rinsalda la fiducia nei giovani nel sentimento e nella creatività.
E proprio i ragazzi nati nel nuovo millennio hanno voluto scegliere la frase (di Edgard Leon Word) che dà il senso più attuale, e vibrante, all’intera iniziativa: “Nulla è sprecato se fatto con amore.